Altitudine | 515 |
Abitanti | 665 |
POSIZIONE
Il Comune di Lovero fa parte della Comunità Montana Valtellina di Tirano ed è disposto a cavallo del vecchio tracciato della S.S. 38 e a est del capoluogo. Confina con Sernio, Tovo di Sant'Agata e Vervio. Il suo territorio e quasi completamente montano. Le frazioni sono Santa Maria e Nova.
STORIA
La comunità di Lovero nel 1500 circa corrispondeva le decime alla pieve di Mazzo e nel 1598 si costituì parrocchia autonoma, separandosi da quella matrice dalla quale fino ad allora dipendeva. Nel 1948 entrò in funzione l’impianto idroelettrico che utilizza le portate turbinate dalle centrali di Grosio e Grosotto, le portate dell’Adda captate alla traversa di Grosotto e quelle del Torrente Rosasco, convogliate in un canale sotterraneo dove avviene l’utilizzo, e sboccano nel bacino artificiale di Sernio.
PUNTI DI INTERESSE
- Chiesa di Santo Stefano: il primo impianto della chiesetta sorse intorno al XI secolo. Durante gli ultimi restauri sono venuti alla luce squarci di affreschi del XV secolo. Nel Seicento si fecero grandi modifiche alla chiesa.
- Chiesa di Sant'Alessandro: l’ex parrocchiale di Sant’Alessandro sorge in un castagneto ai margini del paese, presso le rovine dell’antico castello Pregnolino del XI/XII secolo, di cui non esistono più tracce.
- Chiesa di San Rocco: chiesa di proprietà privata, venne eretta nel 1636 durante la peste che colpì la Valtellina.
COSA FARE
Lovero oggi è un centro prevalentemente agricolo, il suo territorio è attraversato dal Sentiero Valtellina, il lungo percorso cicloturistico che segna la sponda orografica destra dell’Adda.
Uno dei tratti più interessanti dal punto di vista naturalistico è quello compreso tra i centri di Grosio e di Tirano dove, poter visitare le imponenti architetture delle centrali idroelettriche e proseguire per L’Oasi naturalistica "Le Piane" di Lovero.
Proprio in questo territorio la presenza dello sbarramento a uso idroelettrico sul corso del fiume ha creato le condizioni ottimali per la nascita di una zona umida, una serie di affioramenti di falda in grado di colmare stagni e pozze, habitat di numerose specie acquatiche e ambiente ideale per la crescita di piante pregiate quali ontani, salici e noccioli, che si avvalgono di un'elevata condizione di umidità nel suolo. L’oasi è stata inaugurata nel 2001, ed è oggi un punto di sosta obbligato. Passeggiando ci si può spingere lungo il sentiero sulla riva del fiume, costeggiandone un lungo tratto che raggiunge il capanno di osservazione dell’avifauna che popola la zona umida. Non mancano panchine e tavolini dove riposare immersi nel verde, mentre una serie di cartelli indicatori, sia lungo la pista ciclabile che lungo i sentieri, fornisce informazioni generali sulla riserva e le sue risorse.
FESTIVITA'
- 26/8: il santo patrono di Lovero è Sant'Alessandro.
LINK UTILI
- Comune di Lovero