Altitudine | 516 |
Abitanti | 665 |
POSIZIONE
Il comune di Postalesio è posto sul versante retico medio valtellinese, fra Berbenno e Castione. A monte dell’abitato si sviluppa l’ampio dosso che è delimitato ad ovest dalla valle di Postalesio e a est dalla valle del Boco che scende dal monte Caldenno, il punto di massima elevazione del territorio comunale. Si tratta di un territorio non ampio. Le sue frazioni sono Spinedi, Ca’ Spinedi – Ca’ San Giorgio
STORIA
La zona fu abitata sin dall’epoca romana tanto che si ipotizza l'esistenza di un castelliere su un poggio boscoso sul confine fra i comuni di Postalesio e Castione. Si trattava di un piccolo villaggio fortificato, costituito da una torre centrale e da una cerchia di mura, di cui sono rimaste tracce, che rimandano a quell’epoca.
Postalesio fu, in passato, comune del terziere di mezzo della Valtellina e, dal punto di vista religioso, apparteneva alla pieve di Berbenno.
Nel 1512 iniziarono i quasi tre secoli di dominio delle Tre Leghe Grigie sulla Valtellina che sentirono il bisogno di stimare la ricchezza totale di ogni comune della valle, per calcolare l’ammontare delle tasse da esigere.
Nel 1629 il paese, fu investito dalla tremenda epidemia di peste portata dai Lanzichenecchi che transitarono durante la Guerra dei Trent’Anni contagiando tutta la Valtellina.
Nel 1801 durante la Repubblica Cisalpina, Postalesio era uno dei settanta comuni che costituivano il distretto III di Sondrio, del dipartimento del Lario, mentre nel successivo Regno d’Italia (1805) divenne comune nel cantone I.
Con la caduta di Napoleone nel 1815, il dipartimento dell’Adda venne assorbito dal dominio della casa d’Austria, nel Regno lombardo-veneto. Postalesio figurava come comune aggregato a Berbenno ma ottenne ben presto l’autonomia.
Il 1922 è un anno importante nella vita del paese, che viene allacciato a una centralina sul torrente Caldenno e quindi può disporre dell’energia elettrica.
PUNTI DI INTERESSE
- Piramidi di erosione: sono all’interno di una riserva naturale protetta, nata nel 1984. Il loro nome dialettale è "pilùn", cioè pilastri, colonne. Ce ne sono di varie dimensioni, dai tre a dodici metri di altezza.
- Chiesa Sant Antonio Abbate: fu costruita tra il 1685 e il 1698 da un ticinese. L’edificio è sostenuto verso sud da potenti arcate preceduta da un sacrato che si estende anche dalla parte destra da dove si gode una bellissima vista su tutta la valle.
- Chiesa di San Colombano: l’antichissima chiesetta, recentemente restaurata, è antecedente al secolo XIII ed è una delle più antiche della Valtellina, tanto da essere citata in un documento del 1152.
COSA FARE
Oggi Postalesio è una meta turistica di grande interesse perché racchiude nel suo piccolo territorio importanti elementi etnografici, naturalistici e, in particolare, escursionistici.
I suoi paesaggi sono da scoprire in ogni periodo dell’anno, tra boschi, pascoli, torrenti e laghi dove avventurarsi in percorsi affascinanti.
Suggestiva è una visita al paese in mountain-bike, partendo dal posteggio presso lo stabilimento Colavev, si sale lungo la via al Porto, al termine della quale si svolta a destra e all’incrocio con la via San Giorgio, si svolta a sinistra, iniziando la salita in direzione del paese.
Merita una visita il bellissimo nucleo di Ca’ Moroni, uno dei più antichi borghi rurali del territorio, speciale per l’assenza di abitanti. Altrettanto interessante è il maggengo di Prà Lone posto poco sopra Postalesio e facile da raggiungere.
Da non perdere inoltre il Castelliere di Postalesio in un certo senso, l’antenato del castello: si tratta di un piccolo villaggio fortificato. In epoca romana tali strutture furono utilizzate come fortilizi, spesso trasformati, infine, in epoca medievale, nei più conosciuti castelli.
FESTIVITA'
- 17/01: il santo patrono di Postalesio è San Antonio Abate.
LINK UTILI
- Comune di Postalesio