Altitudine | 285 |
Abitanti | 798 |
POSIZIONE
Il comune di Forcola si estende alle porte della media Valtellina, sulle Orobie tra la Val Tartano e la Val Madre. I principali abitati sorgono presso il fiume Adda, mentre i nuclei minori sono dispersi sulla montagna.
Il territorio comunale è delimitato a nord dal corso del fiume Adda, a ovest, dalla località Torraccia, e a est dal ponte della Selvetta, mentre a ovest il confine passa per il fianco nordoccidentale della tormentata formazione rocciosa denominata “Crap del Mezzod”.
A Forcola appartengono le frazioni di: Sirta, Alfaedo, Sostila e Val Fabiolo, San Gregorio, Piani, Selvetta e Somvalle.
STORIA
Le origini di Forcola risalgono al Medioevo e il suo nome viene citato per la prima volta in un documento risalente al 1323. A quel tempo apparteneva ancora non solamente alla pieve, ma anche al comune di Ardenno, da cui si staccò nel 1380.
Nel medioevo e nell’età moderna Forcola rappresentò soprattutto la principale porta di accesso all’importante Val Tartano, una delle più popolate del versante orobico: attraverso la val Fabiolo, infatti, si poteva salire alla forca di Campo, presso Campo Tartano, e proseguire, da qui, sulla via che si inoltrava in Val Tartano.
A metà dell’Ottocento il governo austriaco promosse la bonifica della piana della Selvetta, imponendo all’Adda il corso attuale, molto più a ridosso del versante orobico e rendendo disponibile grandi aree per le colture prative.
Nel 1512 iniziarono i quasi tre secoli di dominio delle Tre Leghe Grigie sulla Valtellina. I nuovi signori sentirono il bisogno, per poter calcolare quante esazioni ne potevano trarre, di stimare la ricchezza complessiva di ciascun comune della valle. Nel secolo successivo la popolazione subì una sensibile flessione per le conseguenze della tremenda peste del 1629 e del successivo periodo di forti difficoltà economiche, riprendendosi solo nel Settecento.
Nel primo dopoguerra proseguì l’incremento demografico. Il 1922 fu un anno importante nella vita dei paesi di Sirta e Selvetta, che vennero allacciati a centraline sui torrenti Acquazzo e Alfaedo e quindi poterono disporre dell’energia elettrica.
PUNTI DI INTERESSE
- Chiesa di San Giuseppe: l’attuale chiesa parrocchiale di San Giuseppe fu edificata verso il 1850 e consacrata nel 1893. Imponente nella sua edificazione, per la grande cupola.
- Chiesa di San Carlo: è di costruzione recente, sorge sul fianco della montagna e domina sull’abitato. La facciata rivolta ad est è conclusa da un timpano ed è scandita da 4 lesene.
COSA FARE
Il territorio Forcola è ricco di folti castagneti e di terrazzamenti. Per gli appassionati della montagna merita un’escursione la Val Vicìma, la prima laterale orientale importante della Val di Tartano. Attraverso il passo di Vicima, posto in fondo alla valle, possiamo scendere all’alpe di Bernesca e, da qui, su una bella mulattiera, al versante orobico immediatamente a monte di Colorina. Proseguendo sul versante della Val Madre, poco sotto il passo, si trova l’incantevole laghetto di Bernesca.
FESTIVITA'
- 19/3 – il Santo patrono è San Giuseppe.
LINK UTILI
- Comune di Forcola