Altitudine | 335 |
Abitanti | 1086 |
POSIZIONE
Caiolo è situato nel cuore del Parco delle Orobie Valtellinesi. L’abitato si sviluppa nei pressi della strada pedemontana allo sbocco del torrente Livrio, ed è caratterizzato da un territorio montuoso.
Fa parte del terziere di mezzo della Valtellina, immediatamente a ovest di Albosaggia e a est di Cedrasco, e ha tre frazioni: Bachet, Palù, Pessina e San Bernardo.
STORIA
Il paese ha origini molto antiche. In origine l’abitato si chiamava Soltojo, nome che deriva forse dalla parola latina "saltus" che significa selva o bosco, dei quali il territorio è ricco.
Nel 1202 il feudo comprendente il territorio di Caiolo venne concesso da parte del Vescovo di Como alla famiglia dei Capitanei di Sondrio e solo successivamente nel 1446 divenne libero comune, a seguito della sua separazione dal territorio di Andevenno, sotto il dominio degli Sforza.
Il 16 marzo 1487 accadde il più importante avvenimento storico nel territorio: la Battaglia di Caiolo; nell’occasione si scontrarono le truppe dei Grigioni contro quelle del Ducato di Milano capitanate da Ludovico il Moro il quale progettava di fermare l'avanzata dei Grigioni che dall’Alta Valtellina erano giunti fino alla piana di Caiolo.
Lo scontro avvenne a fondovalle tra i torrenti Livrio e Val Canale in un territorio allora paludoso per le esondazioni del fiume Adda e questo favorì le truppe milanesi che tra i cannetti erano agevolate nel fare agguati alle truppe nemiche; forse è proprio per questo che Ludovico il Moro riuscì a sconfiggere i Grigioni e a sedare temporaneamente le loro mire espansionistiche.
Nel 1522 con un atto consiliare si decise di non utilizzare più il nome Soltojo ma Cajolo che deriva probabilmente da una diffusa stirpe valtellinese i "cà degli joli".
La popolazione di Caiolo ebbe il suo apice nel 1589 quando contò circa 1500 abitanti, anche se poco dopo nel '600 arrivò la peste anche in Valtellina che decimò buona parte della popolazione.
Fino al 1700 Caiolo e i territori limitrofi vennero colpiti da carestie e gli allevamenti, in particolare quelli lasciati al pascolo negli alpeggi, furono frequentemente minacciati dagli attacchi dei lupi e degli orsi, estinti dal secolo scorso a causa della caccia.
Le uniche fonti di sostentamento furono i cereali come la segale, il frumento, il grano saraceno e i prodotti appena importati dall’America come le patate e il granoturco le cui coltivazioni sono tuttora presenti.
Dopo un breve periodo di aggregazione al comune di Albosaggia, nel 1816, sotto il dominio della Casa d’Austria, Caiolo, con Cantone e Pranzera, tornò ad essere comune autonomo.
Nel 1853 Caiolo, con le frazioni Cantone e Pranzera, Minotti, Sant’Antonio ed Uberti, era comune del distretto di Sondrio, con consiglio comunale senza ufficio proprio e con una popolazione di 902 abitanti. Alla proclamazione dell’Unità d’Italia, nel 1861, il comune di Caiolo contava 887 abitanti.
Prese parte alla III Guerra d’Indipendenza del 1866, sempre contro l’Impero Asburgico, poi partecipò anche alla campagna del 1870, che portò alla presa di Roma, poi proclamata capitale del Regno d’Italia.
PUNTI DI INTERESSE
- Torre di Soltojo: la Torre è di origine molto antica e risale al XIII secolo, fu realizzata dai Capitanei. Gran parte della torre è stata distrutta nel `600 e attualmente è visibile solo una parte della costruzione.
- Chiesa di S. Vittore: il nucleo originario risale al secolo XIII, l’attuale poderoso edificio è di epoca barocca, si erge su delle imponenti arcate.
- Chiesetta di San Bernardo: chiesetta, di origine medievale, ristrutturata nei secoli XVII e XVIII.
COSA FARE
Il territorio circostante è ricco di valli da visitare, delle quali la più importante è la Val Livrio. Il torrente Livrio nasce dal lago del Publino, dove è stata costruita una diga. Presso il lago è situato il Corno Stella dalla cui cima, nei giorni limpidi, è possibile vedere a Sud la Pianura Padana, a Ovest il Monte Rosa e a Nord il Pizzo Bernina. Nella montagna sovrastante il nucleo del paese da non perdere una visita alle numerose contrade, come Gagia, Cà di Rosa e Solino, che costituivano piccoli nuclei immersi nel bosco mentre Pranzera conserva un impianto medievale di notevole chiarezza.
Dalla località Pedrini, percorrendo un sentiero in mezzo al bosco, è possibile raggiungere i resti del duecentesco castello di Soltoggio, che appartenne alla famiglia dei Capitanei di Sondrio.
Caiolo deve buona parte della sua importanza storica alla presenza della Valle del Livrio o del Liri che qui sbocca sulla Valtellina. A San Salvatore, 1311 metri di quota, si può visitare la chiesa che dà il nome al borgo, eretta ben prima del XII secolo. La valle offre numerosi percorsi escursionisti e per lo sci alpinismo fino al lago della Casera e ai laghetti delle Zocche oppure al Pizzo Meriggio. Quando la copertura arborea lascia spazio al pascolo, si apre una bellissima visuale verso il Corno Stella, dalla cui vetta si ammira uno spettacolare panorama che spazia dalle Alpi Retiche alla Pianura Padana. Caiolo offre agli amanti del volo l’avio superficie dotata di una Club House che rappresenta il punto di riferimento e di incontro. Le attività presenti sono: volo a motore, a vela, da diporto e sportivo.
FESTIVITA'
- 13/5: il santo patrono di Caiolo è San Vittore.
LINK UTILI
- Comune di Caiolo