Bianzone

Altitudine 444
Abitanti 1


POSIZIONE
Bianzone si trova sull’argine destro del fiume Adda e si adagia sulla pianura del fondovalle per risalire sul versante sud delle Alpi Retiche dominato dal monte Nemina, fino a raggiungere il confine svizzero. Oltre che con la Svizzera a nord, il paese confina a est con Villa di Tirano e a ovest con il comune di Teglio. Del Comune fanno parte le frazioni alte di Piazzeda e La Bratta.

STORIA
Quando la Valtellina passò ai Grigioni, nel 1512, anche Bianzone ne seguì naturalmente la sorte. Nel 1513 la peste infierì in molti paesi della valle. Le temperature scesero tanto sotto lo zero che ghiacciò persino il Mallero. L’eccezionale ondata di gelo, che durò per ben venticinque giorni, fece morire quasi tutte le viti della zona. L’anno seguente, nell’aprile del 1515, nevicò per diversi giorni e vi fu ancora un gran freddo che danneggiò ulteriormente le viti rimaste.
Il paese fu considerato come centro di villeggiatura e i rapporti con il Contado di Bormio furono intensi, poiché i signori bormiesi venivano a svernare in quel di Bianzone. La sua storia comunque, come per molti altri comuni valtellinesi, attraverso i secoli, è storia di povertà.
Fece notizia sul finire della seconda guerra mondiale il mitragliamento al treno Sondrio - Tirano, proprio alla stazione di Bianzone.
Anche a Bianzone, come negli altri paesi del Tiranese, la pratica del contrabbando ebbe grande rilievo e coinvolse per più di un secolo gran parte dei giovani del paese. Un certo numero di episodi relativi a questa attività illegale sono narrati nel libro di Diego Zoia, "La Carga", pubblicato di recente.

PUNTI DI INTERESSE
- Chiesa di S. Siro a Bianzone: la chiesa sorge in cima all’abitato. La sua prima citazione documentaria risale al 1108. Notevole il campanile in stile romanico.
- Chiesa di San Domenico: l’edificio, probabilmente risale al XVI secolo, è sorto come convento domenicano.
- Villa La Gatta: costruita nel lontano '500 anch'essa quale Convento Domenicano, la tenuta è stata per anni la residenza della nobile famiglia de Gatti.

COSA FARE
II paesaggio naturale di Biazone è fra i più belli della valle. Il centro abitato è posto sul conoide di deiezione del torrente Valle, in un’ottima posizione soleggiata, sicuramente panoramico, visibile dal fondo valle.
Da visitare senz’altro a il suo antico borgo rurale, attorniato da meleti e vigneti su splendidi terrazzamenti, proseguendo lungo le pendici della montagna la strada porta alla frazione Bratta e, dalla diramazione verso sinistra oltre la Valle, alla frazione Piazzeda, per poi proseguire lungo il Sentiero del Sole in direzione Teglio fino a Stavàl. Da qui si può fare una deviazione verso il masso di Piazzolungo dove si possono ammirare le incisioni rupestri. Lasciato il Sentiero del Sole si sale lungo la mulattiera che porta a Nemina Bassa e poi a La Torre. Poco lontano da qui si può, volendo, andare alla fonte di Pultrunc, una sorgente di acqua minerale molto utilizzata nei secoli scorsi.
Altro percorso interessante è quello alle dimore dal sapore antico che conduce alla riscoperta di due tipologie di condizioni sociali in cui vivevano gli abitanti del paese, ben evidenti nella diversità degli alloggi: le misere case contadine, che erano la quasi totalità e quelle patrizie.
Altro interessante itinerario è la Via del Vino da fare a ritmo lento gustando quell’eccezionale e delizioso spettacolo che da secoli caratterizza la costiera di Bianzone, paragonabile a un mirabile presepe creato dall’uomo.

FESTIVITA'
- 09/12:
il santo patrono è San Siro

LINK UTILI
- Comune di Bianzone

Foto Relative

Video Del comune




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