Altitudine | 215 |
Abitanti | 1363 |
POSIZIONE
Piantedo è posto in un punto strategico all’imbocco della Valtellina, è il primo comune che si incontra sul versante orobico, i suoi confini territoriali sono segnati dal fiume Adda e l’abitato di Delebio. Fanno parte di Piantedo quattro frazioni: Scese Località: Rusico, Prà De La Sceresa e Valpozzo.
STORIA
Piantedo deve il suo antico nome "Plantedum" riportato nei documenti antichi, molto probabilmente dalla presenza di abbondanti selve di castagno, impiantati dai Romani, che lo importarono dalla zona appenninica.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, nell’alto medioevo (VIII secolo) Piantedo, come Dubino, Ardenno, Morbegno, Talamona, Delebio e Samolaco, divenne una curtis longobarda, cioè un territorio che, espropriati i latifondisti romani e in parte anche le comunità di villaggio, apparteneva direttamente al fisco regio.
Alla dominazione longobarda succedette dopo il 774, quella franca: forse il toponimo di Borgo Francone testimonia della loro presenza nella piana di Piantedo, anche se una radicata tradizione ne riconduce l’origine a quel Francilione che, in nome dell’lmperatore d’Oriente Maurizio combatté strenuamente contro i Longobardi.
Una vecchia fortificazione è stata scoperta a Verdione, ora solo ruderi di un castello o di una casa fortificata. Le tracce di un passato agricolo sono evidenti fin da subito. La scarsità del suo territorio e la mancanza di pascoli ha spinto alla lontana transumanza i suoi abitanti. Ne è nato così un forte legame con la Valchiavenna, in particolare con la Valle Spluga e la vicina Val Gerola. Qui nei mesi estivi soggiornavano i contadini di Piantedo con le loro bestie.
Nei secoli passati, la foce dell’Adda ha più volte modificato l’aspetto del territorio e variato le superfici coltivabili. Solo con la definitiva sistemazione, avvenuta sotto il dominio austriaco, grazie alla bonifica della piana e la regimentazione della foce, il fiume ha permesso di tracciare precisi confini e di utilizzare i terreni bonificati per ampliare l’attività agricola e l'allevamento.
Nei primi decenni del Novecento, in seguito alla bonifica del piano col taglio dell’Adda e i fossi di scolo, la popolazione di Piantedo è scesa al piano per costruirvi stalle e fienili. Solo dopo le due grandi guerre è iniziata la costruzione di nuove case in particolare nell’ultimo ventennio il fervore di edilizia abitativa, commerciale e industriale, il rifacimento ex novo delle infrastrutture essenziali hanno letteralmente trasformato l’aspetto del conoide del Colo e del piano in un grazioso e accogliente ambiente. Anche le vecchie baite abbandonate stanno ora tornando a nuovo e si rivalorizza un ambiente veramente unico per la tranquillità e il verde.
PUNTI DI INTERESSE
- Parrocchia Santa Maria Nascente : l’edificio quasi completamente rimaneggiato nei secoli XVIII e XIX su una precedente costruzione originariamente ad orientamento liturgico. Ora la facciata è rivolta decisamente verso nord.
- Santuario della Madonna di Valpozzo: la chiesa si erge su un poggio sopra l’abitato di Piantedo. Il santuario, dedicato a Maria Vergine delle Grazie e del Suffragio, conserva al suo interno una Madonna e Santi del XIV secolo.
COSA FARE
Piantedo è da sempre famosa per la zootecnia e per una produzione casearia di elevata qualità.
A poca distanza, si può visitare il Forte Montecchio Nord che fu realizzato in pochi mesi tra il 1912 e il 1914, a ridosso della Prima Guerra Mondiale, a difesa della Frontiera Nord verso la Svizzera, scavando la roccia dell’altura omonima. L’edificio nord, con possenti mura e una copertura in calcestruzzo spesso oltre un metro, ospita la fureria, il comando, l’infermeria, l’armeria e gli alloggi per ufficiali e truppa. Vi sono esposti molti oggetti militari dell’epoca, che contribuiscono a far rivivere l’antica atmosfera del luogo e rendono la visita molto interessante.
FESTIVITA'
- 08/09: la patrona è Santa Maria Nascente.
LINK UTILI
- Comune di Piantedo