Colorina

Altitudine 302
Abitanti 1408


POSIZIONE
Colorina sorge sulla parte orientale del conoide di deiezione del torrente Presio, lungo la strada pedemontana sul versante orobico, di fronte a Berbenno, ed è attraversata dal fiume Adda. Costituiscono i confini naturali del comune le frazioni di Poira, Colorina Centro, Valle, Selvetta, Piani e Rodolo.

STORIA
L’origine del nome di Colorina viene molto probabilmente dal dialetto coler, cioè nocciolo, assai diffuso in Lombardia. Sappiamo che buona parte della Valtellina, incluso il territorio di Colorina, venne donato da Carlo Magno nel 775, alla potente abbazia di St. Denis in Francia: per cui nei secoli seguenti la chiesa di Colorina venne dedicata a S. Bernardo di Chiaravalle (1091-1153), una delle figure più importanti del monachesimo di matrice benedettina, che compì i suoi studi in quell’abbazia.
In epoca medievale il borgo dipendeva da Berbenno. Nel 1488 le comunità della sponda orobica si staccarono dalla matrice retica di Berbenno, esprimendo fin da subito la loro profonda vocazione agricola e guardando con molte speranze ai promettenti pascoli della Val Madre. Questi, però appartenevano alle famiglie del versante orobico bergamasco, che ne concedevano l’uso affittuario agli alpeggiatori di Fusine e Colorina.
A partire dal cinquecento, iniziarono una serie di liti e di cause, per far valere il diritto di usucapione e ottenere la piena proprietà delle terre.
Nel 1618 scoppiò la Guerra dei Trent’anni, nella quale la Valtellina, trovandosi in posizione strategica fra i territori degli alleati Spagna (milanese) e Impero Asburgico (Tirolo), venne percorsa dagli eserciti dei fronti opposti, quello imperiale e spagnolo da una parte, quello francese e dei Grigioni dall’altra.
Nella storia recente Colorina fu al centro dei tragici eventi alluvionali che sconvolsero la Valtellina il 18-19 luglio 1987 che lasciarono un segno indelebile in tutto il suo territorio, causato dall'esondazione violenta del torrente Madrasco e la rottura dell’argine del fiume Adda.

PUNTI DI INTERESSE
- Chiesa di San Bernardo: la chiesa, collocata al centro del piccolo abitato, presenta al suo interno ricche decorazioni in marmo, ed è stata ampliata nel 1770 sopra la precedente del XV sec. Dedicata a San Bernardo di Chiaravalle.
- Santuario del Divin Prigioniero: l’edificio, situato a Valle, frazione di Colorina, si presenta come un grande sarcofago, che vuole accogliere, per onorarle, tutte le salme dei prigionieri morti nei campi di concentramento.

COSA FARE
Colorina fa parte del Parco delle Orobie Valtellinesi dove si possono fare delle interessanti escursioni alla ricerca delle specie animali caratteristiche della zona come il gallo cedrone che è il simbolo del parco e dà il nome al maggengo Gallonaccio, oltre ai vari ungulati e rapaci. Per gli amanti della flora si possono ammirare magnifici rododendri, ginepri e abeti rossi.
Da percorrere le stupende vallate, che dalla cresta scendono verso la Valtellina con esposizione a nord, caratterizzate, nella parte bassa, da profonde forre, per poi aprirsi in ampi e luminosi pianori alle quote più elevate.
Ad un occhio attento e curioso non potrà di certo sfuggire lo spettacolo di colori e incontri offerti dalla natura di quest'’area protetta: il viola smagliante di un piccolo fiore, il giallo dorato dei larici in autunno, l’azzurro intenso dei numerosi laghetti alpini, fino allo stupore per l’avvistamento di una piccola salamandra nera o l’emozione di un incontro con il re incontrastato delle vette, il maestoso stambecco.
L’elevata biodiversità del suo territorio è testimoniata, tra l’altro, da specie endemiche quali la sanguisorba valtellinese e la viola comollia, e da numerose specie di muschi e licheni, ritenuti estinti in Italia e che un recente studio ha rinvenuto nel Parco.
Da non perdere una visita al caratteristico ponte con gli archi sul torrente Madrasco.

FESTIVITA’
- 20/08 - Il santo patrono è San Bernardo

LINK UTILI
- Comune di Colorina

Foto Relative



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