Altitudine | 564 |
Abitanti | 1895 |
POSIZIONE
Poggiridenti è incastonato in un fazzoletto di territorio della media e bassa montagna nel versante retico, fra i comuni di Montagna in Valtellina, a ovest e a nord, e di Tresivio a est.
Il confine fra Poggiridenti e Montagna è segnato dalla valle dell’Albadina, mentre quello con Tresivio, nella parte alta, è la Valle della Rogna. Il fiume Adda, segna a sud il confine con Piateda.
STORIA
Il borgo di Poggiridenti ha radici molto antiche. Il nome stesso deriva probabilmente da una radice celtica che significa “pascolo di foglie della cima”.
Nel Medio Evo faceva parte della pieve di Tresivio. Nel 1335 passò dalla signoria del Vescovo di Como a quella dei Visconti di Milano, contro i quali, i Valtellinesi si sollevarono nel 1369-70, guidati da Tebaldo Capitanei di Sondrio, cui si unì, fra gli altri, anche la famiglia di Pendolasco, cui il borgo deve il suo nome storico. La pace del 1373 garantì a questi ultimi, di parte guelfa, condizioni favorevoli alla successiva fortuna.
Nel 1430 Giovanni Beccaria lasciò Tresivio ed edificò, al dosso della Rogna, a ovest dell’omonimo torrente, una casa-torre fortificata.
All’inizio del Cinquecento si affacciarono in Valtellina nuovi signori: dapprima i Francesi, che si fecero assai malvolere per avidità predatrice e soprusi, poi, dal 1512, le Tre Leghe Grigie, che inaugurarono un’egemonia destinata a durare quasi tre secoli.
Il Cinquecento introdusse un elemento di notevole impulso per l’economia del paese, già legata fin dal secolo XI alla coltura della vite: la richiesta di vino per il mercato grigione stimolò molto la produzione e portò alla massima espansione delle colture e dei terrazzamenti.
PUNTI DI INTERESSE
- S. Fedele Martire: edificata su un nucleo che risale al secolo XIII, si staccò da Montagna nel 1514. Diventa la chiesa parrocchiale di Pendolasco quindi con fonte battesimale. Lo stile architettonico è sei-settecentesco.
- Chiesa della Beata Vergine del Carmine: l’edificio originario consisteva in una cappelletta a pianta ottagonale e venne realizzato in pochissimo tempo e benedetto nel 1651. La facciata è formata da quattro paraste che incorniciano il portale barocco in pietra verde.
- L’oratorio di Gesù Cristo Salvatore: sorge contiguo alla chiesa parrocchiale di San Fedele ed è il vero gioiello artistico di Poggiridenti, restituito all’antica dignità per opera del Comune e dalla Parrocchia, col contributo della Sovrintendenza ai Beni Artistici e Ambientali della Regione Lombardia.
COSA FARE
Il territorio di Poggiridenti è ricco di vigneti terrazzati che meritano di essere visitati. Da questi nasce il vino denominato Inferno.
Il Comune offre angoli suggestivi, in particolare quello della contrada di Surana: si attraversa in breve l’antico nucleo della frazione, per poi raggiungere, dopo alcuni tornanti, il paese. La discesa permette un colpo d’occhio sulla conca di Tresivio, dove spicca la mole imponente del santuario della Santa Casa.
Il paese è adagiato su alcuni poggi di grande suggestione. Interessante la via panoramica dei Castelli, nel tratto Poggiridenti-Tresivio. A sinistra al primo svincolo, si può percorrere la stradina che, passa sotto il santuario della Madonna del Carmine, e porta a Poggiridenti Piano.
Altro percorso è la stradina contro la montagna che torna a Montagna Piano e al Trippi.
FESTIVITA'
- 19-06: il santo patrono di Poggiridenti è San Fedele Martire di Como.
LINK UTILI
- Comune di Poggiridenti