Altitudine | 719 |
Abitanti | 1108 |
POSIZIONE
Civo sorge quasi a mezza montagna sopra il piano dell’Adda, in un’amena conca al confine con Morbegno, e si spinge fino alla vicina Val Masino.
Civo è un comune sparso costituito da un nucleo centrale circondato da 13 piccole frazioni dislocate piuttosto distanti fra loro: Santa Croce, Regolido, Naguarido, Chempo, Caspano, Bedoglio, Cadelpicco, Cadelsasso, Roncaglia, Poira, Serone, Vallate e Cevo.
Il territorio si estende all’interno della seconda zona in cui è suddivisa la montagna dei Cech, forma un arco ideale da ovest a est, dai primi rialzi sopra la piana dell’Adda alla splendida conca di Dazio; in posizione eccentrica rispetto a questo arco, verso nord-ovest, Roncaglia e Poira, sulla soglia occidentale della Val Masino, Cevo.
STORIA
Il paese di Civo è assai antico. Venne così chiamato da Caio Livio, che lo fondò quando arrivò dalla Grecia in Italia con l’imperatore Teodosio e combatté contro i Goti sotto Stilicone, generale dell’impero romano. Poi, varcato il passo di Bormio, capitò col suo seguito in questo territorio della Valtellina inferiore e vi fissò la propria dimora, tanto più che nessuno glielo impedì perché quella zona era solo frequentata da pastori nomadi, che si aggiravano qua e là fra la valle del Tovate e il vallone di Bioggio.
Fra i seguaci di Caio Livio c'erano senz’altro alcuni Greci, dai quali proverrebbe la casata dei Greco, che ancora ai nostri giorni qui fiorisce numerosa.
Sin dall’antichità, la dislocazione dei vari borghi e centri abitati serviva alla popolazione che si spostava in base alle varie attività lavorative stagionali.
Il suo territorio e stato prima possedimento di Alberto di Parma e quindi dell'abate di Sant’Abbondio di Como.
Partecipò nella seconda metà del '300, con altri paesi della regione, all'insurrezione contro il ducato milanese dei Visconti, dai quali dopo un anno di lotte venne definitivamente conquistato.
Nel XVI secolo diventò un dominio delle Leghe Grigie e seguì, insieme agli altri paesi della zona, le vicissitudini storiche della Valtellina.
Nel '500, e nel secolo successivo, il paese grazie al buon clima e a una bella vista panoramica, divenne un rinomato posto di villeggiatura, tra i più floridi centri della zona nonostante le controversie religiose tra cattolici e protestanti.
Lo spopolamento di queste zone avvenne, come per altri posti della Valtellina, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando molti giovani andarono in cerca di fortuna a Roma, negli Stati Uniti e in Sud America.
PUNTI DI INTERESSE
- Chiesa di Sant'Andrea : venne edificata nel XV secolo e ricostruita nel 1697. L’interno è a navata unica con tre cappelle arricchite dagli stucchi di Agostino Silva e dipinte da Pietro Bi si presenta oggi con un aspetto barocco.
- Chiesa prepositurale di Roncaglia: dedicata a San Giacomo Apostolo, venne edificata al posto della precedente quattrocentesca. L’imponente facciata barocca della chiesa possiede interessanti opere d’intaglio ligneo.
- Chiesa di San Bartolomeo: collegiata Arcipretale, venne eretta nella prima metà del XIV secolo, nella frazione di Caspano. La facciata rimanda a certi edifici sacri romani dell'età barocca e fu realizzata tra il 1730 e il 1738 da maestri ticinesi.
COSA FARE
Nel territorio comunale troviamo uno splendido panorama con ampi terrazzi e verdi pianori che si aprono alla vista impagabile delle Orobie. I paesaggi di Civo, con architetture e opere d’arte, sono chiavi di lettura per avvicinarci alla storia, particolari sono i suoi tredici campanili, ciascuno per testimoniare una storia, sparsi fra vigne e prati. Si possono percorre il reticolo di strade, stradine e sentieri che collegano i vari paesi e arrivare alla Costiera dei Cech, zona di terrazzamenti a vite con la presenza di mulini e boschi di castagni.
FESTIVITA'
- 16-08: il santo patrono di Civo è San Rocco
LINK UTILI
- Comune di Civo