Altitudine | 231 |
Abitanti | 5537 |
POSIZIONE
Cosio Valtellino è un comune sparso con sede in località Regoledo. Il territorio comunale si ripartisce in altre quattro località: Cosio, Mellarolo, Piagno e Sacco.
I suoi confini seguono a nord, per un tratto, il percorso del fiume Adda, i comuni di Mantello, Cercino e Traona; a sud le frazioni montuose di Sacco e Mellarolo confinano con il comune di Rasura e, a sud-est, Bema. Ad est, infine, il comune confina con Morbegno e ad ovest con Rogolo. Cosio è uno dei più grandi ed importanti comuni della bassa Valtellina sul versante orobico.
STORIA
Il primo documento scritto nel quale compare il nome di Cosio è relativo all'anno 968 e pochi anni dopo, attorno al 1002, ritroviamo il borgo compreso nella pieve di Olonio che, assieme a quella di Ardenno, occupava tutti i territori della bassa Valtellina.
Dall’XI secolo iniziarono i primi insediamenti cluniacensi in loco grazie a delle donazioni eseguite nel 1078 da Ottone e Bonizia, originari dell'Isola Comacina. A metà del secolo XII successivo la storia di Cosio fu influenzata dalle lotte fra il celebre imperatore tedesco Federico I Barbarossa ed i comuni lombardi, raccolti intorno a Milano, per avere l’appoggio dei Valtellinesi. Da quel momento in poi si innescò una lenta ma progressiva ripresa economica della cittadina ,oltre alla fine del dominio grigione, con l’avanzata delle truppe napoleoniche nel 1797 che posero in un primo momento Cosio Valtellino sotto il distretto IV di Morbegno, per poi comprenderlo dal 1801 nel distretto III di Sondrio, e concedendogli il titolo di comune di III classe dell'Impero francese (aveva infatti 1192 abitanti in tutto).
Col ritorno degli austriaci e la restaurazione, Cosio venne compresa tra i comuni principali nel cantone V di Morbegno ed al suo ingresso nel Regno d’Italia, nel 1861, ne contava 1692; fu quella l’epoca in cui il comune ottenne la denominazione ufficiale attuale di Cosio Valtellino (1863).
PUNTI DI INTERESSE
- Abbazia di San Pietro in Vallate: l’antica chiesa abbaziale del priorato cluniacense è tutto ciò che è rimasto dell'antico complesso qui fondato a partire dal 1078. La struttura, realizzata in pietra, un tempo era sede di una comunità molto prospera legata a quella dei frati di Piona, ancora oggi esistente.
- Chiesa parrocchiale di San Martino: chiesa di antiche origini, tradizionalmente legata alla pieve di Olonio, divenne parrocchia autonoma nel 1428. La prima pietra dell'edificio venne posta nel 1158 ad opera della comunità locale.
- Chiesa parrocchiale di S. Ambrogio: il territorio di Regoledo, appartenne per un terzo, nel passato, al monastero milanese di Sant'Ambrogio. Nel 1866 fu edificata l’attuale chiesa parrocchiale a pianta centrale con tre cappelle a sinistra e tre a destra.
COSA FARE
Da visitare Sacco, frazione di Cosio Valtellino, dove si trova in contrada Pirondini. All'interno è possibile ammirare la camera picta risalente al XV sec. Lungo la parete est e ai lati della porta d'ingresso sono dipinti un paggetto nell'atto di tendere l'arco ed un uomo coperto da una peluria ispida con in mano una clava in legno. E' un vero e proprio protettore della natura, al quale è stato affidato il messaggio: "E sonto un homo salvadego per natura: chi me ofende ge fo pagura". Sulla parete nord è raffigurata una Deposizione del 1464. Tutto intorno vi sono decorazioni floreali, piante stilizzate e scritte in italiano e in latino di vena moralistica.
A due passi da Cosio, ad Albaredo per San Marco, si può provare l'emozione di volare appesi ad una fune di acciaio che congiunge i due versanti opposti della Valle del Bitto, grazie all’impianto di Fly Emotion.
FESTIVITA'
- 7/12: il santo patrono di Cosio Valtellino è Sant'Ambrogio.
LINK UTILI
- Comune di Cosio Valtellino